Riflessione da f1granprix.it

Questo e' un incubo!

La confusione domina, tutto appare incontrollabile, complicato, indecifrabile. Mettiamoci seduti un attimo, facciamo un bel respiro e torniamo a qualche mese fa: 22 ottobre 2006, si chiudeva il mondiale con il secondo titolo di Fernando Alonso, Felipe Massa vinceva in Brasile, il primo dopo Senna a conquistare la gara di casa, e Michael Schumacher si ritirava da 7 volte campione del mondo, chiudendo un'era.

Sapevamo che se ne sarebbe aperta una nuova, senza Schumi, un periodo nuovo della Formula 1. Abbiamo ammirato un debuttante come Lewis Hamilton arrivare a podio al primo Gran Premio, la Ferrari con due prime guide, Massa e Raikkonen, e il campione del mondo Fernando Alonso che iniziava la sua sfida, la sua nuova avventura con la McLaren Mercedes. La scuderia di Woking ci ha incantato con il suo slogan "Chasing the Dream", ovvero, rincorriamo il nostro sogno. La Ferrari con il sogno di tornare a vincere dopo 2 anni amari.

Le prospettive piu' belle, per vedere un campionato fantastico, appassionante, con la sfida infinita tra Ferrari e McLaren. Ma nessuno aveva fatto i conti con altre sfide, che forse non sono nemmeno degne di questo nome. D'improvviso nel mondo della Formula 1 si fanno strada nomi come Stepney, Coughlan e vocaboli come spionaggio, ordini di squadra, squalifiche, penalita' e tutto quello di brutto che uno sport puo' dare. Un insieme di gocce che stanno facendo traboccare il vaso, la Formula 1 che si sgretola su se stessa.

Ma perche' tutto adesso? Ma perche' proprio ora che a Montreal si fa il pieno di spettatori in pista, in cui a Silverstone i biglietti vengono esauriti 2 settimane prima, ma perche' proprio ora che ci stavamo divertendo con quattro piloti in lotta per il mondiale? In McLaren vige una situazione da separati in casa, con l'odio tra Hamilton e Alonso, il gelo tra lo spagnolo e tutta la squadra, Ron Dennis, il grande boss, che d'improvviso sembra aver perso il timone della sua barca, andata alla deriva, in una tempesta senza precedenti.

Un temporale fatto di aule di tribunale, di fogli dei commissari di gara che passano di mano in mano, di gara in gara, di penalita' in penalita', attorniati da 780 maledette pagine, come se fossero 780 pugnalate alla Formula 1 stessa. E la Ferrari non ci sta alle sentenze assurde della FIA, ad uno sgarbo troppo grande per essere dimenticato. La squadra ne risente, ai box accadono errori stupidi, nessuno riesce piu' a concentrarsi, ed d'improvviso anche le cose piu' facili appaiono difficilissime.

C'e' chi si stupisce se Michael Schumacher non verra' piu' in pista nel ruolo di consigliere Ferrari. Ma ne ha tutte le ragioni, questo non e' il mondo che aveva lasciato, questo e' un incubo. Un incubo dal quale vogliamo svegliarci presto, per tornare a vivere la vera Formula Uno.