Superiorità tecnica svilita da errori e guasti. Pronta benzina più leggera
CRISTIANO CHIAVEGATO
NUERBURGRING
«È soltanto colpa nostra», dicono alla Ferrari. E, ovviamente, non parlano della spy story, bensì dei risultati e delle classifiche. Con cinque vittorie all’attivo (3 Raikkonen, 2 Massa), lo stesso numero della McLaren (3 Alonso, 2 Hamilton), la scuderia di Maranello è staccata sia fra i piloti che fra i Costruttori. Il motivo? Tanti: mancanza d’affidabilità e anche qualche errore di Felipe e Kimi. Su venti possibili arrivi con due vetture in dieci gare, la McLaren ha totalizzato 19 piazzamenti nei punti, le F2007 soltanto sedici. Problemi al cambio, all’alternatore, una perdita d’acqua, il sistema idraulico fuori uso, uno stillicidio di guai sempre diversi. Ultimo, anche se indiretto, quello che non ha permesso al brasiliano di vincere domenica in Germania.
I tecnici hanno scoperto che le gomme posteriori cambiate a sette giri dalla fine della gara sulla monoposto di Massa si muovevano sui cerchioni ad ogni accelerazione. Di qui la carenza di trazione e le vibrazioni che hanno consentito allo spagnolo di effettuare il sorpasso di forza. Le ruote non vengono montate direttamente dai meccanici del Cavallino ma da quelli della Bridgestone. Però alla fine della fiera si è trattato anche questa volta di un inconveniente che poteva essere evitato.
Prenderle quando si è i più veloci in Formula 1 fa male. Eppure al Nürburgring la Ferrari disponeva del «pacchetto» più competitivo. Lo dimostrano la pole position ottenuta da Raikkonen (è vero che Alonso ha sbagliato, ma era anche meno carico di benzina, come si è poi capito durante il Gran Premio d’Europa) e il giro più veloce in gara di Massa, che ha staccato Alonso di 378 millesimi e Hamilton di oltre mezzo secondo. In condizioni normali, cioè senza il problema delle gomme che si muovevano sui cerchi, Felipe aveva conquistato un margine sufficiente per vincere.
«Non penso - ha dichiarato Jean Todt - che si possa affermare che abbiamo preso con leggerezza qualcuna delle gare che sono state disputate dall’inizio della stagione. Continueremo quindi a fare lo stesso, cercando di migliorare le prestazioni della monoposto. Facendo del nostro meglio per risolvere i problemi di affidabilità, dato che sappiamo che i nostri maggiori sforzi vanno indirizzati in quella direzione».
Todt, comunque, è convinto che oltre a Massa, anche Raikkonen possa ancora lottare per il titolo piloti: «Ci sono sette gare da disputare. Domenica Hamilton non ha preso nemmeno un punto, può capitare. Kimi si trova a 18 lunghezze di distanza dal leader della classifica e ha tutto il potenziale per vincere ogni corsa. Quindi se faremo un buon lavoro, tutto è sempre possibile».
La Ferrari non si abbatte. Anzi raddoppia gli sforzi. Molte novità sono ancora attese sulle F2007, che hanno subìto un’evoluzione continua. Non si lascia nulla di intentato. La Shell, per esempio, nei limiti di un regolamento strettissimo, lavora su benzina e lubrificanti. I serbatoi delle F1 contengono al massimo 100 litri di carburante. Ma si sta preparando una benzina più leggera, 1 o 2 chili in meno su un pieno. Quando basta, durante un Gp per fare un giro in più, quello che potrebbe valere la vittoria.